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I Martiri dell'Ossezia del Sud sono stati ricordati martedì 1 agosto a Pesaro  In evidenza

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Di Nicola Comparato 2 agosto 2023 - Martedì 1 agosto, al Parco Miralfiore a Pesaro, sono stati ricordati i martiri dell'Ossezia del Sud.

Un giorno importante per questo pacifico popolo, ma anche per i tanti italiani che si sono fatti carico della causa osseta, primo fra tutti il Dottor Mauro Murgia, l'ambasciatore per l'Italia della Repubblica dell'Ossezia del Sud. Infatti, ogni anno, in tantissime città, sono molti i cittadini e i rappresentanti impegnati a ricordare questo tremendo giorno. A testimonianza di ciò, a Pesaro nell'anno 2018, in onore dei martiri osseti, fu piantato l’albero della Pace nel bellissimo Parco Miralfiore. Una giornata istituita non solo per il ricordo e per il sacrificio di tante vittime innocenti, ma soprattutto per far conoscere la realtà della Repubblica dell’Ossezia del Sud di cui molti ignorano ancora l'esistenza. Questo martedì 1 agosto, dinanzi all'Albero della Pace, sono state tante le riflessioni su quanto accaduto in passato e su quanto continua ad accadere in Ossezia del sud nell'indifferenza quasi totale della comunità internazionale. Ma andiamo con ordine per cercare di capire. 

Era l’8 agosto del 2008, quando l’esercito georgiano, aggredì senza mezze misure il pacifico popolo dell’Ossezia del Sud, un territorio che da anni lotta per il riconoscimento della propria indipendenza, situato nel Caucaso, al confine con la Russia e rivendicato dalla Georgia. Quella tremenda notte, tra il 7 e l’8 di agosto, decine, anzi centinaia di missili e di colpi d’artiglieria pesante, devastarono il territorio della piccola Repubblica. Molte furono le città e i paesi completamente distrutti, a cui si aggiunsero migliaia di morti tra donne e bambini, vittime di tremende torture e di stupri. Oltre ai caduti osseti, si ricordano anche centinaia di soldati della Federazione Russa presenti come osservatori, accorsi in difesa del popolo osseto, che grazie al loro intervento evitarono il peggio e scacciarono l’oppressore georgiano nell’arco di tre giorni. 

La Repubblica dell’Ossezia del Sud-Stato di Alania, con capitale Tskhinvali (un tempo chiamata Staliniri), è un territorio situato nella regione montuosa del Caucaso, rivendicato dalla Georgia, e autoproclamatosi repubblica indipendente (non riconosciuta da UE e ONU) il 28 novembre 1991. Data la sua vicinanza territoriale con la Federazione Russa, la Repubblica dell’Ossezia del Sud nel corso degli anni ha beneficiato dell’appoggio da parte della Russia, (soprattutto politico ed economico), che ha sempre sostenuto le idee e le aspirazioni ossete in merito all’indipendenza dalla Georgia. L’attuale Capo di Stato è Alan Gagloev, e la forma di governo è quella di Repubblica SemiPresidenziale. La valuta (de facto) è il Rublo Russo, la lingua ufficiale è l’osseto mentre come seconda lingua viene ampliamente utilizzata quella russa. La maggior parte della popolazione appartiene alla religione cristiana ortodossa, ma nel territorio sono presenti anche minoranze di musulmani sunniti, cristiani armeni ed ebrei.

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